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Milano, condomini con più di 50 anni: obbligo CIS, Certificato di idoneità statica

5/3/2019

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Check up obbligatorio per i condomini milanesi costruiti fino al 1968, sarà necessario dotarsi del Certificato di idoneità statica, CIS, entro il 24 novembre 2019, pena l'impossibilità da parte dei  proprietari di vendere i loro appartamenti.
A prevederlo il regolamento edilizio comunale che ha imposto quest'obbligo per tutti gli immobili con più di 50 anni di età.

Per la maggior parte degli amministratori la notizia non dovrebbe essere una novità. Il Comune di Milano, è stato il primo e finora unico in Italia, ad imporre il Cis come forma di verifica della stabilità di tutti i condomini costruiti sul territorio comunale.
Già dal 2014, infatti, il Comune di Milano è impegnato nel promuovere la sicurezza e la preservazione del patrimonio edilizio della città. L’obiettivo del CIS è quello di attestare le condizioni di sicurezza delle strutture portanti dell’edificio secondo le norme previste al momento della sua costruzione certificandone, appunto, l’idoneità statica.


Il nuovo Regolamento del Comune di Milano prevede che:

  • Entro il 26 novembre 2019 (5 anni dall’entrata in vigore del Regolamento), tutti i fabbricati esistenti ultimati da più di 50 anni o che raggiungeranno i 50 anni in questo periodo non in possesso di certificato di collaudo, dovranno essere sottoposti a tale verifica e certificazione.
  • Entro il 26 novembre 2024 (10 anni dall’entrata in vigore del Regolamento), tutti i fabbricati esistenti con data di collaudo delle strutture superiore a 50 anni o che raggiungeranno i 50 anni in questo periodo, dovranno essere sottoposti a tale verifica e certificazione.

Come si ottiene:
Per il rilascio del CIS sono previsti due livelli di indagine:
  • verifiche di primo livello: “analisi di tipo qualitativo, basate sia su ispezioni visive che su valutazioni della storia e del contesto in cui l’edificio è posto.”
  • verifiche di secondo livello: Basate su “indagini sperimentali e/o analitiche che consentano di valutare e definire come intervenire sulla struttura.”
Il CIS deve indicare anche la presenza di eventuali elementi strutturali non idonei secondo le normative vigenti al momento della redazione del certificato stesso. In più, è necessario integrare il certificato con una relazione sullo stato di conservazione degli elementi strutturali secondari e degli elementi non strutturali dell’edificio, come i parapetti e le facciate. Questo deve essere depositato presso un’apposita sezione del sito dell'Ordine degli ingegneri, e allegato in caso di compravendita, su modello di quanto previsto per l'Ape.

I costi dipendono dalla tipologia, dalle condizioni, dall'estensione e dal luogo dove è situato l'immobile e si tratta di una spesa a carico dei proprietari. Chiunque vorrà vendere un appartamento, infatti, dovrà necessariamente dotarsi del CIS anche prima della scadenza per quest'obbligo in quanto potrebbe risultare difficile ottenere un mutuo in sua assenza.


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